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Una rivista per spiegare ai ragazzi le notizie più importanti

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Una rivista mensile per spiegare ai ragazzi della scuola primaria e secondaria le notizie del mondo che li circonda


Spesso i bambini e i ragazzi della scuola media si ritrovano ad essere bersagliati da informazioni, notizie, dati, di cui però non capiscono il significato e non riescono a comprendere e contestualizzare.

Quante volte ci troviamo a dover spiegare questioni difficili in modo semplificato ai nostri bambini, senza magari riuscirci.

Il progetto che aiutoperstudiare sta creando nasce proprio da questa esperienza di mamma e di insegnante: una rivista per i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Una rivista che possa spiegare loro il mondo che li circonda, semplificando le notizie reali che i giornalisti comunicano.


rivista per ragazzi


Teenager e prevenzione: l'endometriosi

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Mamme di adolescenti ne abbiamo??


Spesso questa età è uno scoglio per i genitori ma anche per i figli: irascibili, scontrosi, catapultati in un mondo che non riescono a gestire e non capiscono come comportarsi e spesso non vogliono confrontarsi con gli adulti di casa... L'adolescenza è anche il momento in cui il corpo cambia e soprattutto le ragazze si trovano a confrontarsi con situazioni nuove e non sempre facili da gestire.
Parlando della sfera femminile, in un mondo dove ormai le informazioni non hanno più confine e sono facilmente accessibili e anche facilmente mal interpretabili, credo sia fondamentale l'educazione alla salute, sia a casa che a scuola. Ed è proprio perchè
credo nell'importanza dell'educazione alla salute che voglio proporvi la campagna di prevenzione rivolta alla teenager proposta da A.P.E. Endometriosi.

foto da www.apendometriosi.it


Come stanno seduti i vostri figli quando studiano? La postura è importante

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Come stanno seduti i vostri figli quando studiano? Dritti? Con il piede sotto al sedere? A gambe incrociate come gli indiani?   


Lo studio a casa resterà un ritornello per i nostri ragazzi ancora per i prossimi mesi, vediamo come aiutarli fornendo una "postazione di lavoro" ottimale e perchè è importante averla.

postura bambini e ragazzi
poto da Pixabay

IL FUTURO DEL NOSTRO PIANETA E IL PRESENTE DEI NOSTRI FIGLI

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Come insegnare il rispetto per l'ambiente fin da piccoli

Venerdì scorso si è svolta una manifestazione per sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici e su tutti i temi ambientali.

Anche nella mia città c'è stato un corteo di studenti che, pur essendo molto numeroso, ha sfilato per le vie della città in maniera gioiosa ma ordinata ed è stato proprio bello vedere questi ragazzi darsi da fare in modo pacifico per esigere risposte e fatti che possono determinare il loro futuro.

Certo non è solo manifestando con cartelloni contro l'inquinamento che si sconfigge l'inquinamento e non è sufficiente fare lo sciopero per il clima affinchè i ghiacciai non si sciolgano: ognuno di noi  deve cambiare un po' le sue abitudini e stile di vita.
Ora, non voglio dire che dobbiamo andare tutti a piedi o usare esclusivamente i mezzi pubblici perchè se usiamo la macchina distruggiamo il pianeta, è ovvio che ci sono delle cose alle quali ormai non si può più rinunciare ma... siamo veramente sicuri di non poter fare qualcosa in più?
Ci sono piccole azioni quotidiane che senz'altro possiamo svolgere con più attenzione e alle quali è bene educare i bimbi fin da piccoli.

Fonte: Pixabay

COMPITI PER LE VACANZE... ALTERNATIVI!

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Scuole finite... "Evvivaaaaa!!!" gridano i nostri ragazzi.


Per noi genitori, che invece lavoriamo,  si presenta l'eterno problema del "...e adesso dove li metto?", alternato a "che gli faccio fare per non farli annoiare?", per non parlare poi de "... i compiti per le vacanze!!!"
Già... i famigerati compiti per le vacanze!!!

compiti per le vacanze alternativi


QUANDO LE PICCOLE DONNE CRESCONO

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Come affrontare al meglio il cambiamento dei nostri figli durante la crescita

Chi ha figlie femmine lo sa: arriva un giorno ben preciso in cui la tua bambina diventa una piccola donna!

Per noi questo momento è arrivato qualche settimana fa anche se in lei qualcosa aveva iniziato a cambiare già da un'annetto: in pochi mesi è cresciuta in altezza di 10 cm, sono comparsi i primi peletti, i fianchi si sono leggermente allargati mentre il girovita è rimasto stretto, sotto la maglietta un leggero rigonfiamento lascia intravedere il seno che sta spuntando... 

Mamma mia... sembra ieri che l'ho stretta in braccio per la prima volta e invece è già cresciuta così tanto!

QUANDO LE PICCOLE DONNE CRESCONO

Adolescenza non ti temo ... anzi forse sì, ma solo un po'

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La tanto temuta e forse desiderata adolescenza è arrivata e ha fatto goal!
Eccoci qua con l'adolescenza che ormai si è impossessata della nostra famiglia. Ci troviamo, come genitori, a doverci rimboccare le maniche e lavorare insieme ai nostri figli per crescere.
Sì, avete capito bene, si lavora insieme perchè l'adolescenza non è una malattia, è una fase dove i nostri figli sbocciano, maturano, prendono la loro forma e noi non possiamo stare immobili e lasciarli lavorare da soli, dobbiamo esserci sempre e goderci anche il loro mutamento.

Due di sei figli, sono adolescenti ormai, e il dialogo non è mai troppo, anche se ci sono momenti in cui i muri di silenzio sono insormontabili e si lavora duro, noi e loro, per non perdere di vista l'obbiettivo.

Adolescenza non ti temo ... anzi forse sì, ma solo un po'



BULLI E CYBERBULLI: ORA BASTA!

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Bulli e cyberbulli ora basta! Informare e prevenire. Una guida per genitori, insegnanti e studenti.


Oggi voglio consigliarvi un'utilissima guida per informare e prevenire atti di bullismo e cyberbullismo. 

Una guida per genitori, insegnanti e studenti

Bulli e cyberbulli ora basta! edito da Epc Editore, a cura di Maurizio Costantini e Antonella Gianandrea

E' un meraviglioso libro che vuole fornire gli strumenti necessari per fronteggiare e prevenire le problematiche del bullismo e del cyberbullismo.



Bulli e cyberbulli ora basta! Informare e prevenire. Una guida per genitori, insegnanti e studenti.



AIUTAMI A DIVENTARE GRANDE!

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Aiutami a diventare grande. Guida strategica per i problemi di comportamento di bambini e ragazzi. Edito da Epc Editore


Salve amiche oggi voglio parlarvi di un bellissimo e interessantissimo libro, una guida per i problemi di comportamento di bambini e ragazzi.


Aiutami a diventare grande, edito da Epc Editore



Come lavorare con bambini e adolescenti difficili? 
Quali strumenti efficaci possono usare gli psicologi?
E c’è qualcosa che sia anche alla portata di insegnanti e genitori? 


Aiutami a diventare grande, edito da Epc Editore




PARAFRASANDO MINA: "Ragazzo mio, ti spiego le donne!"

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Qualche giorno fa mi è capitato di sentire questa vecchia canzone di Mina.
Da mamma di un figlio maschio ormai diciottenne, in pieno fermento ormonale e alla scoperta dell'universo femminile, mi è venuto naturale trasporre questa canzone e pensarla in una versione dedicata ad un figlio maschio...


Il bullismo

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Il bullismo tra i banchi di scuola

Tra i banchi si nasconde, un ragazzo timido e irrequieto, che silenziosamente si sposta senza far rumore.
Tra i banchi si nasconde, una ragazza, scarpe da ginnastica, tuta e un felpone, si sposta silenziosamente senza far rumore.
Tra i banchi di scuola si nasconde timidamente la paura. La paura di essere diversi, di non essere accettati, di non essere visti. 
Tra i banchi di scuola si mostra chi è più forte, non chi è più fisicamente forte, chi è più forte a reagire alla paura.

il bullismo


La nostra alleata per convivere con l'adolescenza... (dei miei figli)

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Il nostro metodo con gli adolescenti: il momento tisana


Da un bel po' di tempo i miei grandi (aliena dalle cuffie rosa e alieno dalle cuffie invisibili), hanno intrapreso il cammino arduo, tempestoso e turbolento della tanto temuta adolescenza.
Un cammino che non possiamo esimerci dal farlo insieme ma a debita distanza, senza invadere del tutto il loro spazio che rivendicano come proprio ogni istante.
Ho sperato che questa tappa arrivasse il più tardi possibile ma ci siamo!

figli adolescenti


Mommy Beauty Guide: Halloween Nailart per mamme e figli

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Dolcetto o scherzetto?
La festa più paurosa dell’anno sta arrivando! Sempre di più vedo bimbe intorno ai 10 anni con lo smalto alle unghie e se da un lato mi ricorda di quanto diversa ero io a quell'età non si può negare che i tempi siano cambiati.
E allora almeno in questo periodo dell'anno potremmo divertirci con un nailart party di Halloween per mamma e figli?
Trovo che anche la mamma più severa sul make up (come potrei essere io....) anche in questo periodo e nel periodo di carnevale possa fare qualche concessione straordinaria!
Ecco quindi qualche tutorial che spiegano passo passo come ottenere bellissime nailart di Halloween!


Occhietti che brillano nel buio! 
Questa idea è davvero carina. Non è difficile ormai trovare smalti fluorescenti e sicuramente non è un'impresa disegnare simpatici occhietti da mostricciattolo come mostrato in questo tutorial!
A me piacciono tantissimo!

Simple Nailart Tips

Diversi punti di vista... che poi si incontrano: l'adolescenza

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L'incognita dell'adolescenza che fa capolino...

Ci sono momenti nella vita di un genitori di un pluri-genitore che qualsiasi cosa si faccia sembra di sbagliare...

La pre-adolescenza e l'adolescenza sono incognite che con la matematica non ci incastrano nulla ma sono difficili da risolvere.
Avere due figli in questo difficoltoso periodo mi appanna il punto di vista ...


Idee per organizzare una festa

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Una festa fluo con i gadget e i braccialetti luminosi

Ogni anno, man mano che i bambini crescono, diventa sempre più difficile organizzare una festa che li sorprenda, che li faccia davvero meravigliare, non so voi, ma a me sembra che ormai, tra genitori si faccia a gara a chi fa la festa più sfarzosa, spendendo poi un sacco di soldi inutilmente.

Ai bambini invece per meravigliarsi basta poco, basta un'idea originale e carina, bastano i loro amici e i loro cari e non serve spendere un patrimonio! 

Idee per organizzare una festa


Se volete organizzare una festa di compleanno originale, senza spendere troppo, basta usare qualche gadget particolare, dei bicchieri fluorescenti, con le cannucce fluo, dei braccialettifluo o dei cerchietti con le orecchie luminose da regalare agli invitati. 

Idee per organizzare una festa

I bambini saranno piacevolmente colpiti e si divertiranno ancora di più! Io li ho provati e mia figlia si diverte molto ad usarli.

Tutti questi giochi e gadget fluo, sono adatta a bambini dai 3 anni in su, non sono tossici, ma contengono sostanze chimiche, e quindi devono essere usati sotto la supervisione dei genitori, che devono stare attenti che i giochi non vengano danneggiati. 



L'effetto fluorescente dura fino a 12 ore, poi tornano dei normali bicchieri, cannucce, braccialetti ecc. colorati.

Idee per organizzare una festa


Se state organizzando una festa, date un'occhiata su www.braccialettifluo.com, troverete tante idee per feste originali.
Se invece vi servono idee per delle torte di compleanno, dei cup cakes ecc. nella nostra sezione Ricette ne troverete tante e di vario genere!

Cosa ne dite?

COME AFFRONTARE LA PERDITA DEI NOSTRI AMICI ANIMALI

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Che avere un animale in casa sia una gran bella cosa penso siano d'accordo in tanti e sempre più famiglie pensano che l'accoppiata bambini/animale domestico sia un valore aggiunto all'educazione e alla crescita dei figli.

Ovviamente è una scelta da ponderare bene: un animale non è un giocattolo con cui divertirsi i primi giorni e poi basta... richiede molte attenzioni e quando decidiamo di tenere con noi un animale dobbiamo essere sicuri di garantirgli gli spazi, il tempo e tutte le altre cose di cui ha bisogno.
Noi ci abbiamo pensato per un bel po': era un desiderio che la mia piccoletta aveva espresso e scritto nella letterina a Babbo Natale... da un paio d'anni provava a chiedere un animaletto!

Il primo anno ha chiesto un cagnolino (ed è arrivato un bel cagnolone in peluche, che abbaia e si muove a guinzaglio grazie alle batterie); l'anno successivo ha chiesto un gattino (ed è arrivato un bel gattino morbidissimo che miagola e fà le fusa sempre grazie alle batterie), il terzo anno ha precisato: 
".... mi piacerebbe ricevere tanto, tanto, tanto un coniglietto vero!".
Così Babbo Natale non ha potuto far altro che cedere!
Ecco Lana, la nostra coniglietta nana, arrivata la notte di Natale di due anni fa!
Lana primo piano

Inutile dirvi la gioia della mia piccola (all'epoca aveva 8 anni)...
 
lana in braccio a Linda

... pian piano ha imparato ad accudirla, a farle compagnia, a pulire il recinto...
All'inizio Lana era un po' impaurita e diffidente: solo la bimba riusciva a prenderla in braccio.
Ogni mattina prima di andare a scuola andava a salutarla e lei ricambiava sempre con dei buffissimi salti di gioia...e la cosa si ripeteva sempre al suo ritorno!
..............
Vi sarete accorti che sto scrivendo al passato...perchè purtroppo è successo quello che spesso accade e che non vorresti mai dover raccontare ai tuoi figli: "Purtroppo Lana non c'è più!"
Se n'è andata a fine agosto, mentre i ragazzi erano in vacanza qualche giorno con i nonni.
E' successo tutto molto velocemente, nel giro di un paio di giorni: io e mio marito, visto che non stava bene, l'abbiamo portata dal veterinario e accudita fino all'ultimo con la speranza che si riprendesse... cosa che purtroppo non è avvenuta!
E' stato davvero un duro colpo anche per noi!
E ora?
Come lo raccontiamo ai ragazzi, alla piccola soprattutto?
Ci abbiamo pensato e ripensato: le diciamo che è scappata? 
Meglio di no, potrebbe pensare che è scappata perchè qui non stava bene e poi si illuderebbe in un suo ritorno.
Meglio dirle la verità: ormai a 10 anni è abbastanza grande per capire queste cose... prima o poi dovrà affrontare anche il discorso della morte... certo, meglio il più tardi possibile però se è capitata questa  cosa vuol dire che la si deve affrontare, d'altra parte la morte fa parte della vita, no?
Di sicuro non volevamo dirglielo per telefono, così abbiamo aspettato i pochi giorni che mancavano alla fine della vacanza con i nonni e poi, una volta tornati a casa abbiamo comunicato loro la notizia.
L'ha fatto mio marito, con un tatto ed una sensibilità enormi: si è preso in braccio la piccola e, con voce calmissima, le ha ricordato che nei libri sugli animali letti insieme c'è scritto che anche gli animali si ammalano, c'è il veterinario ma è difficile capire dove un animale prova dolore... 
Avevamo visto che Lana non stava bene e l'avevamo portata dal veterinario che ci aveva dato delle medicine... ma poi il giorno dopo sembrava stesse dormendo... e invece non si è risvegliata!
Io non avrei saputo trovare parole e modo migliori!!!
La disperazione e il dispiacere provati dalla piccola sono stati una cosa davvero struggente...
Noi genitori non vorremmo mai vedere i nostri figli soffrire, facciamo di tutto per evitare che ciò accada... vorrei dire che a volte facciamo anche troppo per evitare che soffrano, il che non è sempre positivo perchè così facendo non li abituiamo e non forniamo loro gli strumenti per gestire il dolore e le delusioni che prima o poi nella vita capitano.
Quello è stato proprio un giorno di lutto: lei piangeva, io ho pianto assieme a lei (ebbene sì, anche le mamme piangono...) ci siamo consolate a vicenda e il fatto di vedere che il suo dolore era anche il mio dolore l'ha sollevata: non era da sola ad affrontare questo triste momento, poteva contare su di me!
Con il passare delle ore il pianto si è fermato, il dolore un po' attenuato... ma la tristezza nei suoi occhi era tanta.
Io e mio marito ci siamo chiesti se era il caso di proporle di andare a prendere un altro coniglietto: certo avrebbe attenuato il dolore per la perdita di Lana ma non volevamo nemmeno far passare il messaggio che, quando muore qualcuno lo si può sostituire in fretta e furia!
Comunque glielo abbiamo chiesto: ha detto che voleva pensarci un po' ma ho visto subito una luce diversa nei suoi occhi.
Tempo qualche ora e ci ha detto che avrebbe desiderato sì un altro coniglietto... così siamo andati al negozio e... siccome ce n'erano tanti tutti insieme, per paura che soffrisse di solitudine... ne abbiamo presi due: ecco Baffo...
 
Baffo

... super timidone e molto timoroso...
 
Baffo2

... e Nerina...
 
Nerina2

... la femmina, molto più coccolona e per niente intimorita.
 
 Nerina

La sera del loro arrivo, gurdandoli con gli occhi lucidi, la piccola mi si avvicina e mi dice:  
"Però mamma, anche se sono arrivati due nuovi coniglietti, sono ancora triste per Lana!"
Questa sua frase mi ha dato la certezza che da sola aveva capito che quando qualcuno muore non lo puoi sostituire: il fatto di avere due nuovi coniglietti l'aveva resa felice ma non aveva cancellato il dolore per la perdita di Lana.
"E' normale che sia così: Lana è Lana... e resterà sempre il tuo primo animaletto. Con Baffo e Nerina ci saranno altre storie, altri bei momenti!"
"Già..."
Poi si dice che i bambini certe cose non le capiscono... le capiscono eccome, siamo noi che abbiamo paura che non le sappiano affrontare.

E in tutto questo turbinìo di emozioni e sentimenti, il figlio più grande come ha reagito?
Anche questo è un discorso lungo da affrontare, perchè io mi ero concentrata più sulla "piccola" pensando che il "grande", visto il poco interesse che aveva sempre mostrato per Lana, non venisse "toccato" da tutto ciò e invece... mi sbagliavo!
Ma la reazione del figlio sedicenne ve la racconto la prossima volta: merita un post tutto suo!

Questo post esce in contemporanea anche sul mio blog personale maryclaire perle&cose

Scuola leggera. Lo zaino fa male alla schiena?

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Consigli pratici per prevenire problemi alla schiena

Nella mia professione spesso seguo pazienti adulti e adolescenti con problemi vertebrali e la fatidica domanda dei genitori è “ Ma lo zaino di scuola è pesante, fa male??

Visto che il rientro scolastico ormai è per tutti ultimato, vorrei rispondere a questa domanda con il mio post di oggi e spero di tranquillizzare i genitori e dare qualche indicazione utile per le schiene dei nostri ragazzi.
foto  web.educazione.sm

Bisogna ammettere che spesso il peso degli zaini scolastici è davvero elevato e i genitori non hanno torto a far notare questo, e spesso ne sono anche più preoccupati degli stessi ragazzi e insegnanti. 
Sfatiamo subito il mito che portare uno zaino pesante favorisce l'insorgenza di patologie come la scoliosi e deformità vertebrali. Certo è che se il fisico non è allenato, portare sulle spalle il peso della cultura per lunghi periodi potrebbe comportare l'insorgenza di mal di schiena. 

Detto questo vorrei proporvi qualche suggerimento per mettere in sicurezza la schiena.
 
La scelta dello zainetto ha un ruolo molto importante, è meglio lasciare da parte moda, marca e gusti a favore della salute. Al momento dell'acquisto è importante considerare che la misura dello zaino deve essere proporzionata alla schiena che lo dovrà portare, quindi avere la taglia giusta come un abito!
Lo schienale deve essere rigido ma imbottito, le bretelle devono essere morbide e regolabili, una maniglia superiore per favorire il sollevamento e meglio se presenta una cintura addominale.

Il modo in cui il materiale scolastico viene inserito nello zainetto può fare la differenza al momento in cui lo zaino viene indossato, per questo è bene seguire tre semplici regole:

- riempire lo zaino solamente con le cose che serviranno, non con libri di materie non previste in quella giornata o altro materiale che non verrà utilizzato. (Che le cose da portare sono lo stesso tante!)

- riporre vicino allo schienale i libri/cose più grandi e pesanti, e in seguito i più piccoli e leggeri, per distribuire il peso in altezza e larghezza che non in profondità;

-  richiudere sempre le cerniere delle tasche espandibili e usarle solo se veramente necessarie perchè sbilanciano il peso posteriormente.

Lo zaino deve essere portato ben aderente alla schiena e i genitori possono aiutare i ragazzi a regolare correttamente le bretelle dello zaino per ottimizzare la vestibilità (mi ripeto, il più possibile vicino alla schiena) e ridurre lo sforzo della muscolatura.

Un altra cosa importante da spiegare ai ragazzi è di:
 
- indossare bene lo zaiono, con entrambe le bretelle e (ancora una volta) vicino alla schiena;
- non fare sforzi con lo zaino;
- evitare di correre mentre si indossa lo zaino;
- nel percorso casa-scuola levare lo zaino (ad esempio in autobus) e poggiarlo a terra oppure trovare un sostegno che scarichi il peso dalla schiena;
- per indossare lo zaino evitare di lanciarlo sulla schiena ma appoggiarlo su un tavolo e quindi indossarlo;
- se è davvero molto pesante, sollevare lo zaino da terra flettendo le ginocchia e non la schiena.
 
foto essereebenesserepaina.it

In fine invito i genitori a stimolare i ragazzi a praticare una regolare attività fisica, ricreativa e piacevole ma che consenta l'allenamento muscolare perchè un fisico più allenato sarà certamente più predisposto a sopportare il peso dello zaino.
 
E perchè no, come ultima provocazione, acquistare uno zaino trolley?
Noi lo usiamo già alla scuola d'infanzia!
 

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BULLISMO: MAMME, TENETE DESTA L'ATTENZIONE!

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"Abbiamo impararto a volare come gli uccelli, a nuotare come pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli"
           M.L King 

 

L'inizio della scuola è sinonimo di nuovo impegno, di amicizia, di momenti di gioia ma anche di tristezza o rammarico; queste "emozioni negative" in ambito scolastico possono essere frutto sia di insuccessi (un brutto voto, un rimprovero da parte dell'insegnante) che segnale di malessere tra le mura della scuola.
Il disagio di cui vi parlo può a volte scaturire da relazioni "sbagliate" tra i compagni di classe/scuola, non conosce età nè sesso.




Il termine bullismo prende origine dalla parola inglese "bull" che vuol dire toro, proprio ad indicare l'immagine irascibile del bambino o adolescente che esercita  con prepotenza, rabbia e sopraffazione il proprio potere su una "vittima" (in genere un bambino appartenente al gruppo dei pari, ma non sempre).  Alcuni episodi di bullismo iniziano già durante gli anni della scuola materna!
Questo fenomeno coinvolge tendenzialmente uno o più bulli che effettuano soprusi, prevaricazioni e purtoppo a volte veri e propri atti di violenza. Il povero malcapitato in genere subisce questi comportamenti, spesso, tacendoli.
Dietro ad un'apparente sicurezza del bulletto,  tendenzialmente si celano difficoltà relazionali  o una cattiva gestione delle emozioni o problematiche legate alla sfera familiare.

I risvolti psicologici della "vittima" di bullismo sono notevoli:

  1. perdita della stima in se stesso causata dal logorio delle critiche o insulti subiti
  2. ansia
  3. problemi psicosomatici come mal di testa, mal di pancia o disturbi del sonno
  4. atteggiamenti di chiusura e diffidenza verso la famiglia e  gli amici 
  5. rifiuto di andare a scuola
  6. difficoltà di concentrazione
     


Ma cosa può fare la mamma, la famiglia, di un bambino vittima di bullismo? 

  1. rassicurare il bambino mostrandogli affetto e comprensione
  2. condividere empaticamente i suoi tormenti
  3. non incitarlo alla vendetta
  4. allertare insegnanti, educatori, tutti coloro che hanno a che fare con la sfera relazionale educativa del bambino
  5. denunciare i fenomeni di bullismo, anche in sedi penali qualora ce ne fosse bisogno, senza alcuna remora. 




E' sempre così importante ascoltare  un figlio e sarebbe così bello sapere leggere ed interpretare ogni gesto, ogni emozione, ogni sguardo!
Anche alle mamme e ai genitori più attenti, però, può capitare di non accorgersi di un malessere del bambino/adolescente e in questi casi bisogna cercare di evitare i sensi di colpa!
Esiste sempre una certa "imperscrutabilità" dell'anima, non sempre gli strumenti culturali e conoscitivi sono sufficienti per capire ed aiutare un figlio! Nel momento in cui, però, ci si accorge che qualcosa non va nella sua vita bisogna  soccorerlo con ogni mezzo. La consulenza psicopedagica, il sostegno di chi conosce bene dinamiche  complesse come questa del bullismo diventa necessaria in molti casi. Il bullismo può danneggiare in modo permanente, mai sottostimare un'emergenza sociale come questa  ormai diffusa in molti contesti e che, ultimamente, coinvolge in modo non trascurabile anche il sesso femminile, e non solo come vittima!

Sara Convertini



Fonte foto web:

www.universomamma.it
www.wellme.it
www.ilpitagora.it

SCUOLA: IL PASSAGGIO DALLE ELEMENTARI ALLE MEDIE

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Voglia o non voglia, tra due settimane si ritorna tra i banchi di scuola (loro) e a scorrazzare come matte cercando di organizzare e pianificare anche il centesimo di secondo (noi).

Per alcuni bambini sarà il loro primo giorno di scuola in assoluto, altri entreranno in aule già conosciute ed esplorate, per altri ancora si prospetta il primo giorno in una scuola nuova...
 disegno
Un'attenzione particolare "meritano", secondo me, i ragazzini e ragazzine che passeranno dalle elementari alle medie.
Il passaggio non sempre è facile e, per quanto loro si facciano vedere grandi e spavaldi, vi posso assicurare che sotto sotto... se "la fanno proprio sotto"!
studente con zaino

Per prima cosa, non in tutti i paesi c'è la scuola media, quindi per alcuni vuol dire anche spostarsi in luoghi poco conosciuti, percorrere strade che finora hanno frequentato poco... cerchiamo, nel possibile, di renderli autonomi negli spostamenti: accompagnarli in auto fino al cancello davanti a scuola può andar bene per i primi giorni ma poi vorranno andare a scuola da soli, meglio quindi usare questi giorni che ancora ci restano per insegnar loro bene la strada e il modo per raggiungere l'istituto.
scarpe
Non sempre si finisce nella stessa classe dove c'è l'amica del cuore anzi, è facile che si ritrovino come compagni di classe ragazzini che non hanno mai visto prima... rassicuriamoli su questa cosa: in classe ci sarà senz'altro più di qualcuno che si troverà nella loro stessa situazione e faranno presto a fare amicizia, alle medie poi in genere si formano delle amicizie molto forti, specialmente tra femmine.
ragazze
Se la scuola lo permette andiamo a visitarla: certo non ci faranno fare il giro delle aule ma anche solo varcare il cancello d'ingresso permetterà ai futuri studenti di "smorzare" un po' l'ansia: dietro alla porta non c'è nessun mostro che li attende!
teenager-445433_1280
Ci vorranno alcune settimane perchè capiscano bene come funziona la scuola, il cambio dei professori ogni ora, tutto il materiale da portare... 
ragazzo che studia 
Cerchiamo, con discrezione, di aiutarli a ricordare tutto: alcune materie tecniche necessitano di materiali che finora non hanno mai usato (squadre e stecche, cartelline e album da disegno molto grandi...) e  dimenticarsi a casa il materiale, o libri e quaderni, quasi sempre corrisponde ad una nota (a scuola di mio figlio le note fioccavano numerose ogni giorno).
 matematica
Insomma, ci ricordiamo anche noi (non è passato poi così tanto tempo... nooo????) che andare alle medie non è proprio come andare alle elementari, quindi accompagnamo i nostri figli in questa nuova avventura ma tenendo conto che loro si sentono già grandi e credono di essere in grado di fare tutto da soli, quindi ci vuole discrezione e armiamoci di.... tanta.... tanta.... tanta pazienza! 
Ripetiamoci spesso: "la pazienza è un ingrediente essenziale dell'adolescenza"!

In bocca al lupo!
 welcome

MAMME E ADOLESCENTI

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Con il post di oggi si inaugura su MAM una nuova rubrica: MAMME E ADOLESCENTI!
Definiamo adolescenza: "L'adolescenza (dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, «crescere») è quel tratto dell'età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello dell'individuo adulto" (Fonte Wikipedia)
In genere è uno stato che varia dai 12 ai 18 anni, ma è una cosa molto soggettiva: d'altra parte, noi mamme lo sappiamo bene, ognuno ha i suoi tempi!
Credo sia molto importante per noi mamme continuare a tenerci informate, confrontarci tra di noi, dare e ricevere consigli sui nostri figli anche quando questi ormai sono un po' cresciuti.
Quando una donna resta incinta subito corre a comprare libri o riviste, cerca su internet tutto ciò che ha a che fare con gravidanza e neonati, frequenta i corsi pre-parto...
L'abbiamo fatto tutte, non è vero?
Su quest'argomento c'è tanto di quel materiale da avere l'imbarazzo della scelta!
Diventiamo delle vere esperte di allattamento, pappe, ciuccio sì o ciuccio no, i primi passi...  Meglio scalzi o con le scarpine? E quali le scarpine più adatte? Quando togliere il ciuccio?
Non parliamo poi dello spannolinamento, dell'inserimento all'asilo... tutti argomenti di grande interesse e molto ricercati, e poi?
Libri e riviste per bimbi e ragazzi in età scolare scarseggiano in quantità, o meglio: libri ce ne sono ma chissà perchè, vengono venduti molto meno rispetto a quelli che parlano di neonati. 
Quando comuni, associazioni o a volte anche le ASL organizzano incontri e dibattiti con tematiche riguardanti l'età adolescenziale il pubblico è sempre molto scarso. Ho constatato, mio malgrado, che man mano che i nostri figli crescono tendiamo ad informarci (e formarci) sempre meno, siamo forse già così esperte a riguardo? Oppure cerchiamo la soluzione al problema quando il problema si presenta... il che a volte è troppo tardi!

Mio figlio in seconda media non vuole saperne di fare i compiti per casa!
Come posso fare? Aspetta un po' che vado a vedere in internet se trovo qualche consiglio...
E' tardi cercare consigli ora che il problema c'è già, molto meglio sarebbe stato sapere come intervenire in anticipo. 
Cerco di spiegarmi: un ragazzo non arriva in seconda media e da un giorno all'altro decide che non vuole più fare i compiti per casa, sicuramente c'è un pregresso!
Forse già alle elementari questo ragazzino non faceva sempre i compiti ma, essendo alle elementari, la questione non sembrava così importante. D'altra parte, "con tutti gli impegni che hanno questi bambini (calcio, musica, nuoto, corso di inglese...) non potranno mica passare tutto il resto del tempo che hanno a disposizione a fare i compiti?!?"
Quanti genitori sento parlare così, purtroppo!
Poi non stupiamoci se alle medie i compiti per casa non li fa più: non li fà perchè non ha mai recepito il messaggio che fare i compiti è una cosa importante, non solo perchè sono esercitazioni su quello che è stato fatto a scuola ma perchè abitua i ragazzi a rispettare un impegno, a dare priorità alle cose da fare. Anche andare agli allenamenti di calcio è un impegno, certo, ma cerchiamo di stabilire un ordine di importanza: personalmente penso che tra studiare e gli allenamenti di calcio la priorità sia esattamente in quest'ordine!
Che poi... i compiti e gli allenamenti di calcio riescono a farli entrambi! Se invece hanno anche il corso di chitarra, quello di inglese e stanno due ore a giocare con la Play Station... beh, la questione è piuttosto ovvia!
Care MAM, non stanchiamoci di formarci sul nostro ruolo di genitore: non si è mai finito di imparare e i nostri figli hanno bisogno di noi quando sono appena nati ma anche quando comincia a spuntargli la barba, hanno bisogno di genitori informati, che sappiano dare loro delle risposte o che  semplicemente li stiano ad ascoltare sapendo mettersi nei lori panni!

Mamma aiuta Mamma