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Giochiamo con i libri

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Giochiamo con i libri: una benda e qualche libro e il divertimento è assicurato!

Ci sono pomeriggi in cui Carolina non sa che fare, e questo capita soprattutto quando non ha in programma nessuna attività pomeridiana. Si aggira per casa senza far nulla. Ah sì, qualcosa fa: ruote, capriole, verticali, rovesciate, passando dal lettone al divano.
Carolina smettila, non sei in palestra. Se cadi, ti fai male”.
Qualche giorno fa, dopo l’ennesimo rimprovero non andato a buon fine, le ho proposto un gioco che avevo in mente già da un po’.
Giochiamo con i libri!
“Mamma ma i libri si leggono, mica si gioca con i libri!”
Senza spiegarle nulla, l’ho bendata, e già questa cosa l’ha incuriosita moltissimo; poi, dopo aver scelto tre libri dalla sua piccola biblioteca, le ho spiegato in che cosa consistesse il gioco:
La mamma adesso aprirà a caso un libro. Ti leggerò una frase e tu dovrai indovinare il titolo. Poi dopo mi benderò io, tu sceglierai tre libri e farai lo stesso. Chi vincerà?”

Giochiamo con i libri


Il Giorno della Memoria: il difficile compito di spiegare "il male" ad un bambino!

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Finito il Natale, passata l'Epifania (che tutte le feste porta via, come diceva sempre mia nonna) ci si prepara ad affrontare l'anno appena iniziato e le nuove sfide che esso porterà inevitabilmente con se!
Il mio primogenito ha quasi 4 anni e mezzo e, nonostante la sua indole sognatrice e bonacciona (presa purtroppo da me), comincia a guardarsi intorno ed a chiedersi, e chiedere a ME, il perché delle cose! COSA È? PERCHÉ? COME MAI? Queste domande vengono poste centinaia di volte al giorno! Anche se sembra distratto o preso da un suo gioco, spesso una parola alla radio o alla TV capta la sua attenzione, ed allora sono GUAI! Ma guai seri! Come lo spiegate ad un bambino "Chi è Dio?"... preferirei discutere 100 volte la mia tesi di laurea!

In televisione si sta parlando del 27 gennaio, della "Giornata della memoria" e della liberazione dai lager, ed ecco che scatta la domanda: "Cosa è un lager, mamma?"! Mannaggia a me che non ho cambiato subito canale! Come spiegare? Mentire? Mi sono tenuta moooolto sul vago, blaterando di una specie di prigione, dove c'erano tante persone... ma no! Prima o poi devo affrontare l'argomento "male" con mio figlio!



“Pietre d'inciampo”: per non dimenticare.

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In memoria dei cittadini deportati, indipendentemente da etnia e religione, nei campi di sterminio nazisti, il giorno 19 gennaio sarà istallata per la prima volta a Milano, in Corso Magenta 55,  la  prima delle sei "Pietre d' inciampo” in ricordo di Alberto Segre, deportato e morto nel campo di concentramento di Auschwitz.



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